PRIMA USCITA 2003 IN DIGITALE DAL 2013
PAESAGGIO e CORDILLERA HUAYHUASH
LA POESIA
El Condor
Plana l’ala
del condor
che, giocoso col vento,
maestoso nel cielo
volteggia e s’avvolve
a spirale
come musica andina,
poi nell’ombra
del rio Colca
a picco precipita
per riapparire,
sul Yerupajá Chico,
accecato dal sole
come il fiero spirito Inca
che, sull’arida puna dei lama,
ritrovi nell’attonito viso
di un bimbo che
-forse di stenti già vecchio-
non ha mai conosciuto
il sorriso!
Giannino Orengo
PERU’
L’emozione di essere più vicini al cielo
Il documentario PERU’ l’emozione di essere più vicini al cielo di Eugenio Andrighetto illustra, attraverso immagini, suoni ed emozioni, il viaggio naturalistico e storico-archeologico compiuto nel cuore dell’antico Perù degli Inca e il trekking nella cordigliera andina dell’Huayhuash. Poco lontano da Cusco, la spianata della fortezza di Sacsayhuamán è il formidabile scenario in cui si svolge la colorata festa dell’Inti Raymi in occasione del solstizio d’inverno. La valle Sagrada risale l’arido altipiano e, dopo aver incontrato alcuni caratteristici villaggi rurali, giunge alla cordigliera di Vilcabamba, sulla cui “Vecchia cima” sorge la spettacolare “città perduta” di Machu Picchu a strapiombo sulla valle dell’Urubamba, in un ambiente naturale di grande suggestione. Sempre in valle, il villaggio di Maras e le terrazze di Salinas , i pascoli dell’ alpaca, del guanaco e della vigogna. Nella zona del Titicaca il fascino delle isole Flotantes e delle imbarcazioni fatte con il giunco acquatico del lago. Nei dintorni di Puno, le tombe a torre di Sillustani, offrono un quadro del passato e del presente della regione. Una breve digressione in territorio boliviano consente di visitare il sito di Tiahuanàco, con la porta del Sole e il grande recinto sacro di Kalasasaya. Lungo il canyon del rio Colca, il Mirador del Condor è il punto di osservazione del maestoso rapace delle Ande, mentre Arequipa, seconda città del Perù, ricorda con l’enorme complesso del convento di Santa Catalina il passato coloniale del Paese sudamericano.el deserto prossimo a Nazca, le enormi figure schematiche di animali e le lunghissime linee tracciate nella sabbia, osservabili solo dall’alto, evocano un passato misterioso. Da Paracas, un’escursione in barca attorno alla Riserva naturale delle isole Ballestas permette un approccio con il regno degli uccelli marini e delle foche, di otarie e leoni marini. A nord di Lima, la cordigliera dell’Huayhuash è un sistema montuoso isolato con numerose cime superiori ai 6000 metri, di cui è possibile compiere il periplo con un faticoso ma indimenticabile trekking d’alta quota della durata di 12 giorni. La sempre diversa visione di ghiacciai e di laghi ai loro piedi si sussegue per tutto il percorso, che richiede il superamento di numerosi valichi a 5000 metri. I pochi pastori che osano vivere in questo ambiente ai limiti del possibile con le loro famiglie, rappresentano l’unico legame con il mondo degli uomini, qui più che mai lontano e dimenticato. La preparazione del documentario ha richiesto lo scatto di 4000 fotografie, dalle quali ne sono state selezionate 220 per la prima parte e 160 in 3D per la seconda parte dello spettacolo. Musiche originali peruviane e brani classici accompagnano la visione.la voce narrante è di Stefano Bragatto di Radio Montecarlo, la poesia del condor è di Giannino Orengo interpretata da Fabrizio Monetti durata 39 minuti proiettori impiegati 11 sonoro digitale (2003)