IMPERIA E PROVINCIA 38 LA STAMPA SABATO 8 GENNAIO 2005

AL VISIONARIUM 3D DI DOLCEACQUA IL FOTOGRAFO PROFESSIONISTA EUGENIO ANDRIGHETTO PRESENTA LE DIAPOSITIVE TRIDIMENSIONALI DEL SUO ULTIMO AFFASCINANTE VIAGGIO

Tibet: un documentario sul «tetto del mondo»

Distese fredde e sconfinate, montagne altissime dalle cime innevate che sembrano ergersi dal nulla e sulle cui pendici, in un miracolo di equilibrio, sono appesi colorati monasteri. E ancora: occhi, nonostante la terribile occupazione straniera, dai quali riesce a sprigionarsi la forza di una speranza ma che, nello stesso tempo, non possono fare a meno di trasmettere infinita tristezza. E bambini, divenuti adulti troppo in fretta, che ti accolgono fiduciosi, con un sorriso senza denti. Purtroppo inutilmente. E' soltanto uno spaccato di quanto il grande Eugenio Andrighetto, fotoreporter ormai conosciuto sia Italia sia all'estero per i viaggi in tutto il mondo, ma specie nelle regioni più selvagge e inaccessibili, racconta con centinaia di foto tridimensionali nel suo Visionarium 3d di Dolceacqua. Questa volta lo fa con un magnifico reportage dal Tibet, una delle aree asiatiche fino a poco tempo fa totalmente off-limits per gli stranieri a causa della feroce occupazione cinese degli Anni '50 che ha rischiato di cancellare una delle più felici e solari culture religiose dell'umanità: quella buddista. Andrighetto con la sua troupe, composta da compagni di viaggio altrettanto affascinati dalle scoperte geografiche e antropologiche, è volato fino sul «tetto del mondo», dove l'Himalaya sembra una muraglia di granito voluta dagli dei per proteggere un popolo pacifico e laborioso, ma che purtroppo non è bastata a fermare i carri armati cinesi. II fotoreporter ha girato molto spesso a piedi, quando più fortunato a dorso di yak, molte parti del Tibet in alcune delle quali la presenza di uno straniero - cinesi a parte - era la prima dopo decenni. Le diapositive, oltre a dimostrare la perfetta capacità tecnica del fotografo, illustrano con colori brillanti e immagini vivide le condizioni del popolo tibetano non soltanto nella loro parte più triste - l'occupazione - ma anche negli aspetti folkloristici e delle tradizioni più antiche che, a dispetto di chi le voleva morte, sono più vive che mai. La descrizioni dei luoghi che Andrighetto fa visitare allo spettatore che «vive» direttamente l'esperienza grazie ai dispositivi di cui è dotata la sala (sensazione di vento freddo, profumi, acqua) sono raccontate sulla base del testo di Antonia Ceriani dalle voci di Luisella Berrino e Maurizio Di Maggio, che non hanno certo bisogno di presentazioni. Per informazioni sulle proiezioni che si terranno tutti i giorni alle 15-16-17-18 (la sera solo sua prenotazione) fino al 16 gennaio (e poi solamente nei weekend) si può telefonare allo 0184-206638 oppure collegarsi al sito Internet www.visionarium-3d.com. Di Andrighetto si ricordano anche altri reportage in Africa Ande e quelli, magnifici, sulle ancora sconosciute Alpi Marittime, [giu.gel.]           

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