COME REALIZZARE IMMAGINI TRIDIMENSIONALI

Si possono ottenere copie  stereoscopiche con un normale apparecchio fotografico scattando successivamente due fotografie da punti  di vista distanti 63 mm., si deve fissare, perfettamente in bolla,  su di un cavalletto un ripiano di guida munito di un bordo anteriore atto a mantenere l’apparecchio rivolto sempre nella stessa direzione in  modo che non vi siano variazioni angolari fra la prima e la seconda fotografia.  Si possono anche usare guide in commercio(manfrotto piastra micrometrica 454 Tutti Fotografi settembre 1999 pag.124) e autocostruite con vari materiali.
Il ripiano o la guida dovrà avere, ovviamente, una lunghezza sufficiente da consentire uno spostamento di 63 mm. tra una fotografia e l’altra.  I dispositivi di questo tipo hanno l’inconveniente di richiedere un certo intervallo di tempo per lo spostamento dell’apparecchio tra una esposizione e l’altra, i soggetti in movimento non possono essere fotografati e anche una leggera brezza o un lieve movimento di un soggetto vivo può produrre nelle due immagini delle differenze tali da compromettere l’effetto stereoscopico.  Gli apparecchi a due obiettivi con otturatori sincronizzati non presentano questo inconveniente, ma sono molto costosi.
Si possono anche avvitare due normali reflex su di una base orizzontale collegando elettricamente i due otturatori, in questo caso le ottiche risulteranno più distanti tra loro per cui tutti i soggetti in primo piano ad almeno 5 m. di distanza dovranno essere evitati.    Ma con il sistema sequenziale si possono realizzare stupende macrofotografie stereoscopiche.  Lavorando in un ambiente  chiuso con flash fissi inquadrando il soggetto, che potrebbe essere un fiore o un minerale, con un obiettivo macro lo spostamento tra uno scatto e l’altro dovrà essere di pochi mm.,proporzionato in relazione  alla distanza tra il soggetto e la macchina.  Una volta ottenute,  le due immagini - che sembrano uguali ma che hanno una prospettiva diversa - si potranno vedere direttamente in un visore stereoscopico (invenzione inglese del 1838). Oppure realizzando una efficace proiezione  

 

stereoscopica ricorrendo a due proiettori per diapositive dotati di filtri polarizzati  posti davanti agli obiettivi in modo che la diapositiva destra venga proiettata con luce polarizzata secondo un piano orizzontale e quella sinistra con luce polarizzata in un piano verticale, quindi,  muniti di occhiali polarizzanti, posti nella stessa sequenza dei filtri, ciascun occhio vedrà solo l’immagine che gli compete, essendo l’altra oscurata dal polarizzatore opposto.  E’ comunque indispensabile che lo schermo abbia una superficie argentata, e che lo spettatore sia in asse con lo schermo per ottenere una visione ottimizzata.
Per saperne di più: Enciclopedia Kodak “La fotografia per tutti”1980 Istituto geografico De Agostini Novara volume 9 da pag. 184  pag. 202   Enciclopedia pratica per fotografare 1979 Fabbri Editori Volume S-Z da pag. 2369 a pag. 2376.
Oppure visitate il sito www.stereoscopy.com  scaricate il programma necessario per visualizzare le foto 3d da voi realizzate:
 http://www.stereoscopy.com/downloads/index.html (Anaglyph Maker (Version 1.08)
 

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